Catanzaro Marina, 11 luglio 2025 — La foce e le sponde del fiume Corace, un tempo rifugio naturale amato a Catanzaro Marina, sono ormai il simbolo di un grave abbandono ambientale. Secondo una nota diffusa questa settimana dal Meetup del Movimento 5 Stelle (M5S) locale, l’area è stata invasa da rifiuti illegali, trasformandosi di fatto in una discarica abusiva.
Cittadini e attivisti hanno espresso una crescente preoccupazione per le montagne di spazzatura che si accumulano lungo le rive: rifiuti domestici, materiali edili e persino elettrodomestici abbandonati arrugginiti. Il M5S ha denunciato la “totale assenza di controllo e vigilanza” da parte delle autorità, sottolineando che la situazione è peggiorata visibilmente negli ultimi mesi.
“Non si tratta più solo di un problema di decoro. È un’emergenza ambientale e sanitaria,” si legge nell’appello del Meetup. “Ciò che una volta era un luogo di bellezza e biodiversità, oggi è soffocato da incuria e indifferenza.”
Per affrontare la crisi, il M5S propone una strategia in due fasi:
1. Bonifica immediata dell’area per rimuovere i rifiuti e ripristinare il paesaggio naturale.
2. Installazione di telecamere di videosorveglianza attive 24 ore su 24 nei punti più colpiti, per identificare e scoraggiare i responsabili degli sversamenti.
I residenti si sono detti solidali con l’appello, e alcuni gruppi spontanei hanno già avviato piccole operazioni di pulizia. Tuttavia, molti cittadini ritengono che questi sforzi debbano essere affiancati da interventi ufficiali e misure strutturali.
Il caso del Corace riflette anche un problema più ampio a livello regionale. La Calabria, secondo il Rapporto Ecomafie 2025, si colloca al quarto posto in Italia per reati ambientali, con la provincia di Catanzaro al secondo posto per infrazioni legate allo smaltimento illecito di rifiuti.
Gli ambientalisti avvertono che, senza un’azione tempestiva, il degrado del fiume Corace potrebbe causare danni ecologici irreversibili, diventando un pericoloso precedente per altre aree naturali del territorio.
Il M5S ha rivolto una richiesta formale di intervento al Sindaco e agli enti regionali competenti, esortandoli a trattare l’emergenza come una priorità assoluta.
Per ora, il fiume resta in attesa — non solo di essere ripulito, ma di un gesto politico concreto per salvaguardarne la dignità ambientale.