Il nuovo allenatore del Catanzaro, Alberto Aquilani, ha finalmente rotto il silenzio dopo settimane di critiche e scetticismo in seguito alla sua nomina. Dopo aver preso il posto di Fabio Caserta a giugno, l’arrivo di Aquilani è stato accolto con reazioni contrastanti da parte di tifosi e addetti ai lavori, molti dei quali hanno messo in dubbio la sua esperienza e idoneità per il ruolo.
Durante il ritiro precampionato in corso a Spiazzo, l’ex allenatore della Fiorentina Primavera ha rilasciato le sue prime dichiarazioni ufficiali, rispondendo con fermezza ma senza polemica.
“Ho sentito i dubbi, ho letto i commenti – fa parte del calcio. Ma non sono arrivato qui impreparato,” ha affermato Aquilani.
“Questo club ha un progetto chiaro, e io sono qui per costruire qualcosa di duraturo, non solo per zittire i critici. Rispetto la storia del Catanzaro e le aspettative dei tifosi. Meritano una squadra che lotti con identità e ambizione. Questo è ciò che voglio portare.”
Aquilani, ex centrocampista della Nazionale italiana e della Roma, ha sottolineato come la sua esperienza da calciatore e da allenatore giovanile gli abbia dato una visione completa per costruire un gruppo competitivo.
“Ho lavorato con giovani talenti, ho imparato da grandi allenatori, e ho giocato ai massimi livelli. Non sono qui per dimostrare il mio curriculum, ma per farlo sul campo.”
Sotto la sua guida, il Catanzaro ha già concluso alcuni acquisti promettenti, tra cui Sayha Seha, Gabriele Alesi ed Ervin Bashi, segnali chiari di una strategia orientata alla crescita e al futuro.
Anche se parte della tifoseria resta cauta, qualcuno inizia già ad apprezzare il suo approccio diretto e la sua energia positiva. Aquilani è apparso molto coinvolto durante gli allenamenti, curando l’aspetto tattico e cercando di creare un rapporto forte con i giocatori.
“Vogliamo costruire una squadra con personalità. Voglio ragazzi affamati, umili, pronti a indossare questa maglia con orgoglio,” ha aggiunto.
Il Catanzaro affronterà presto il Napoli in un’amichevole di lusso che potrebbe rappresentare il primo vero banco di prova per la nuova gestione tecnica.
Una cosa è certa: Aquilani non ha intenzione di tirarsi indietro – e vuole lasciare che sia il campo a parlare.